Interventi chirurgici

La sterilizzazione precoce della gatta e della cagna (prima del primo calore) ha ad esempio un importante significato preventivo, per evitare cioè l’insorgenza dei tumori della sfera sessuale (mammella, utero, ovaie) legati alla presenza degli ormoni femminili.

Così come la castrazione del maschio adulto, è un importante metodo di prevenzione dell’ipertrofia o dei tumori della prostata, così  frequenti nel maschio anziano.

Tra gli interventi chirurgici preventivi, possiamo ancora considerare la gastropessi preventiva, ovvero l’ancoraggio dello stomaco nei cani di grossa mole, predisposti alla sindrome dilatazione-torsione dello stomaco, pericolosa per la vita del nostro animale o gli interventi per la displasia dell’anca o del gomito.

Tra gli interventi diagnostici abbiamo la celiotomia esplorativa, cioè l’ispezione diretta del cavo addominale. Questa si effettua quando le tecniche di diagnostica meno invasive, dagli esami di laboratorio, le radiografie, l’ecografie, fanno sospettare un processo patologico di uno o più organi addominali e indicano ad esempio, la necessità  di effettuare delle biopsie multiple del tratto digerente.

La chirurgia terapeutica abbraccia un vasto campo, dall’ortopedia alla chirurgia dei tessuti molli, dalla chirurgia vascolare, a quella oftalmica, oncologica fino alla neurochirurgia.

Qualsiasi sia il tipo intervento che il vostro piccolo amico deve affrontare crea siuramente sempre un grande stato di tensione, per il timore dell’anestesia generale, per la paura di non fare la scelta giusta, per la paura di cosa succederà  dopo la chirurgia.

Vediamo quindi insieme i punti più “oscuri” delle procedure chirurgiche, anestesiologiche e il post-chirurgico.

Innanzitutto bisogna avere fiducia nel medico che vi consiglia la chirurgia; averne capito la necessità  e quindi parlare a lungo con l’internista ed il chirurgo insieme, in modo tale che ogni vostra domanda venga soddisfatta e vi sia chiaramente spiegata la motivazione, i vantaggi e i rischi che quella chirurgia può avere e i costi da sostenere.

Il paziente deve aver effettuato dei controlli approfonditi sull’attività  cardiorespiratoria e sulla funzionalità  dei principali organi. Ecco l’importanza di una accurata valutazione, sia dal punto di vista fisico (la visita, l’elettrocardiogramma), sia dal punto di vista laboratoristico (esami del sangue) e quando necessario radiografico o ecografico.

A seconda delle condizioni cliniche del paziente, verrà  stabilito il protocollo anestesiologico.